LE AFTE DELLA BOCCA

Le afte della bocca sono lesioni della mucosa orale caratterizzate da abrasioni o  ulcerazioni rotondeggianti del diametro di 2-5 mm, anche  talvolta possono raggiungere dimensioni superiori al centimetro. Dolorose spontaneamente o per contatto, leggermente profonde e circondate da un alone rossastro, le afte della bocca possono essere singole o presentarsi a gruppi. Normalmente guariscono in 7-15 giorni, ma tendono a recidivare ripresentandosi a distanza di tempo.

Quando le afte della bocca  interessano esclusivamente le mucose orali e ricompaiono a distanza di tempo regolare, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, si parla di stomatite afosa recidivante.
I rimedi utili almeno per alleviare la sintomatologia possono essere diversi. La propoli, per esempio, è un rimedio molto utile, a patto di evitarne l’assunzione sottoforma di tintura idroalcolica. Secondo l’ipotesi dietetica, l’insorgenza delle afte della bocca in soggetti predisposti sarebbe addirittura facilitata da un’alimentazione troppo ricca di alcolici, cibi piccanti, grassi animali, frutta secca, mostarda, formaggio e cioccolato. Anche la carenza di alcuni minerali (zinco) e soprattutto di ferro è significativamente associata alla presenza di afte della mucosa orale (26,3% in presenza di anemia sideropenica). Allo stesso modo l’origine delle afte è stata associata a carenze vitaminiche ed in particolare di B12 (carente nei vegani) e di acido folico o vitamina B9 (carente quando non si consumano abbastanza vegetali freschi).
Le cause delle afte della bocca  non sono ancora completamente conosciute, anche se a riguardo sono state avanzate diverse ipotesi, probabilmente dipendenti tra loro (psicosomatiche, allergiche, autoimmuni, ormonali, infettive, genetiche e dietetiche). In taluni casi le afte della bocca possono essere la semplice conseguenza di traumi, quali morsicature durante la masticazione od un utilizzo troppo energico dello spazzolino da denti.
Allo stesso modo non esiste un trattamento particolarmente efficace, anche se possono essere utili alimenti, integratori e medicinali capaci di aumentare l’efficienza fisica e immunitaria (vitaminiciprobioticiminerali); utile anche il ricorso a pratiche di rilassamento psicofisico per diminuire lo stress. L’uso topico di corticosteroidi, da assumersi sottoforma di collutori o paste per massaggi, ha dimostrato una certa utilità nel ridurre la gravità e la durata delle ulcerazioni, ma non ha effetto sulla frequenza degli episodi aftosici.

In presenza di afte particolarmente dolorose il ricorso ad antalgici può dare sollievo al paziente. Talvolta si utilizzano anche colluttori contenenti antibiotici o sostanze ad azione disinfettante, per prevenire infezioni batteriche e complicanze secondarie a lesioni ulcerative. Nei casi più gravi può essere tentato il ricorso a terapie sistemiche con immunosopressori ed immunomodulatori.

Per maggiori info:http://www.medicina360.com/afta.html

 

 

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